CAMPEGGIO PASSIGNANO SUL TRASIMENO
GIOVANI DELLE SUPERIORI
CATECHESI SULL’ECONOMIA (5/8/2015)
DI GIOVANNI FERRARI
Sintesi: Paolo Cugini
UN INCONTRO CHE TI CAMBIA LA VITA: LA FEDE COME CULTURA
Mt 20,1-16: i lavoratori della vigna.
Benedetto XVI: all’inizio dell’essere
cristiano c’è un incontro con una persona. La fede non è una conquista intellettuale
ma un incontro con la persona di Gesù. Questo incontro avviene quando Dio vuole
[Giovanni racconto il suo incontro].
L’incontro con Cristo è tale solo se
spiega quello che noi cerchiamo, solo se c’entra con ogni cosa che viviamo.
Questo è diverso da tutte le ideologie del novecento. Le ideologie diventano
violente.
Il novecento è stato il secolo delle
grandi ideologie e sono state devastanti. Queste ideologie sono finite, ma ne
troviamo altre. Oggi troviamo ideologie più subdole. Oggi queste ideologie
sono: il fondamentalismo religioso, il progressismo radicale (tutto ciò che è
progresso dev’essere accolto); consumismo/denaro.
Ci troviamo in una fase storica in
cui tutto è considerato vendibile, commerciabile. Tutto nasce negli anni 70 con
il liberalismo sostenuto dagli USA e dalla GB. Lo Stato non interviene e lascia
fare al mercato.
Tutto è in vendita: oggi 2 persone
possono affittare l’utero di una donna e porterà avanti la gravidanza e dopo il
bambino le verrà tolto. Meccanismo di dolce morte.
Dietro a tutte queste pratiche c’è il
business. C’è qualcosa di sbagliato in tutto questo? (Giovanni ha posto la
domanda ai giovani presenti). Tra i vari motivi:
Eguaglianza: più il denaro entra il nella vita
delle persone più la differenza si sentirà nelle persone. Sono i poveri i più
colpiti;
Corruzione: una donna viene comprata per far
fecondare un bambino che non terrà fa fatica mantenere il significato di madre.
Separazione ricchi e poveri: più vale il denaro più i ricchi sono
separate dai poveri. Questo compromette anche la democrazia.
Le relazioni che viviamo sono tutte
filtrate dalle logiche di mercato.
Papa Francesco EG: parla di crisi
antropologica, crisi dell’uomo. E’ stato negato il primato all’essere umano. L’uomo
è stato identificato come consumatore da spremere. Oggi vediamo questo nel lavoro:
dal Welfare state a uno smantellamento dello stesso e il lavoro è sempre meno
tutelato.
Ci sono persone che pur lavorando non
riescono a mantenere uno stile di vita adeguato. La crescita della ricchezza
non deriva più dal lavoro ma dal capitale. Il problema è che se l’economia
cresce grazie alla finanza usciamo dall’economia reale.
Altro caso aberrante: concetto di
PIL. Rincorriamo il paraggio di bilancio, l’aumento del PIL. In ogni modo il
PIL non dice della nostra qualità della vita. Il PIL è un dato numerico che non
racchiude gli aspetti importanti della qualità della vita.
Dietro ad un modello economico c’è un
modello etico. Oggi il denaro è il metro supremo di ogni cosa.
Nella parabola dei lavoratori nella
vigna Dio li paga tutti allo stesso modo. Questa logica oggi non è sostenibile.
Che cosa dicono i vignaioli? Li hai resi uguali a noi. Agli operai brucia il
fatto che sono stati resi tutti uguali.
All’inferno sono tutti egoisti. Saremo
giudicati sulle nostre occasioni di bene.
Siamo fortunati perché abbiamo
ricevuto tutto dai genitori. Questa però è un’arma a doppio taglio. Il
benessere assicurato non rende più felici.
Emiliani sazi e disperati (I.BIFFI). Assieme
al benessere cresce la depressione e i suicidi. Vi è una relazione tra l’abbondanza
di beni e povertà di relazioni.
Papa Francesco: rischio del mondo
attuale è la tristezza individualista.
Ci troviamo in una situazione agiata
con dei rischi:
1. La vita agiata spegne il desiderio di
passioni positive. I giovani hanno più cose che desideri
2. Inizia la difesa per i privilegi
materiali. Ciò produce ansia
3. Rischio del divisionismo dato dalle
tecnologie. Attenzione al rapporto con le tecnologie
Conclusioni
Il capitale umano è un bellissimo
film che fa riflettere su questi temi.
Papa Francesco: la vita si rafforza donandola e
s’indebolisce nell’isolamento e nell’agio. Coloro che sfruttano di più le
possibilità della vita sono quelli che lasciano la riva sicura e si appassionano
della missione di comunicare la vita agli altri.
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Quali
sono i momenti più belli della via? Campeggino, Grest, ecc. Questo è il paradosso
della vita dei santi: nella vita hanno lasciato tutto, però alla fine della
vita sono più felici degli altri.
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Quando
si dona la vita siamo felici.
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L’infelicità
è frutto dell’egoismo.
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Claudel: l’annuncio
a Maria: la vita vale per essere donata.
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Franz Listz:
se non giungiamo alla felicità forse perché la vita vale più di questo.
La croce di Cristo ci ricorda che non
siamo fatti per il benessere, ma per l’essere, per la gioia lacerante dell’offerta.
Come abbiamo vissuto il gioco realizzato? Alcuni dicevano: il mio amico non ha
i soldi, lo aiuto io.
Disponibilità di tanti a fare qualcosa.
Provare ad imparare nel riconoscere il valore dei soldi che
può portare alla deriva in tutti i sensi. Chi è avaro di denaro è anche povero
di relazioni.
Come educarsi a questo:
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Farsi
aiutare dai genitori
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Darsi
delle regole nelle tecnologie
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Prendersi
l’impegno di un gesto di carità. Dinamica di gratuità.
Abbiate il coraggio di fare scelte alternative.
Che tutto nasca negli anni 70 e che tutta la colpa sia degli USA mi sembra un'analisi un po' strana.
RispondiEliminaPer il resto bravo Gio e bravi ragazzi...