giovedì 7 dicembre 2017

Maria, la piena di grazia!

Prima di scrivere questo articolo confesso di essere andato a vedere cosa avessi scritto circa un anno fa a proposito del Natale su questo blog: a distanza di un anno ho visto che alcune mie speranze stanno diventando realtà e questo da serenità anche nel trambusto.

Siamo ormai alla vigilia della festa dell’Immacolata e oggi (7 dicembre) è il mio compibattesimo: 31 anni da figlio nel Figlio. Mi chiedo se veramente sto vivendo il mio battesimo, la mia identità, vocazione e missione. La verità è che siamo in cammino, mai arrivati: ma che bel cammino! In cammino come Maria, di casa in casa. Un bellissimo libro di Ermes Ronchi narra tutte le case in cui Maria ha vissuto nei Vangeli: una Maria umanissima e affascinantissima. Mi piace pensare che in una UP che si è battezzata Santa Maria degli Angeli, anche i suoi oratori siano case di Marie. Non saranno narrate nei Vangeli ma potrebbero narrare il Vangelo. Infatti sono sempre più persuaso che le piccole azioni quotidiane, fatte nella ferialità, parlino del più bello fra i figli dell’uomo.

Maria, assieme al suo sposo Giuseppe, ci dona uno stile laicale estremamente evangelizzante: “Povera di tutto, Dio non ha voluto che Maria fosse povera d’amore” (Ermes Ronchi). Se il nostro stile educativo oratoriano prendesse sempre più esempio da questa coppia allora basterebbe entrare in oratorio per respirare dinamiche del Regno dei Cieli. Ogni oratorio sarebbe vissuto a immagine e somiglianza della casa di Nazaret, ma anche di quella di Cafarnao, talvolta rassomigliare alla grotta di Betlemme. Case, oratori in cui non c’è un bel niente di perfetto; ma case, oratori in cui si impara l’arte di donarsi perché la vita cresca in sapienza e grazia davanti agli uomini.
I ragazzi hanno bisogno di persone che siano affascinate da Gesù e lo servano in essi. Hanno bisogno della presenza tua, fatta di limiti e di talenti. Hanno bisogno di punti di riferimento…come Maria lo è stata e lo è.

Buona festa dell’Immacolata!




ciri

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