lunedì 14 novembre 2016

Un pomeriggio di Giubilo

Quando domenica scorsa (6 novembre) sono iniziati ad arrivare la prima famiglia, il primo animatore e i primi bambini per il pellegrinaggio dalla "porta santa" dell'oratorio alla Porta Santa della Misericordia in Cattedrale ho capito che allora non sarei andato da solo come don Camillo alla benedizione del fiume che al seguito aveva solo un cane ("Così Peppone non potrà dire che alla processione non c'era neanche un cane").
Non eravamo molti ma eravamo Chiesa, e questa era la cosa che contava di più. Abbiamo portato tutti nostri oratori, con le loro attività, progetti, volti, sorrisi, impegni, compiti, giochi a immergersi nella Misericordia del Padre.
Una presenza passata inosservata, specie quando siamo passati di fianco al palazzetto dello sport gremito di tifosi dove poco dopo si sarebbe disputata la partita di basket. Tuttavia una presenza concreta e convinta. Facile convincersi quando si è in molto...ma quando i numeri non aiutano tutto il resto si esalta e tira fuori le tue convinzioni e la tua generosità.
I nostri oratori hanno fatto giubileo: ora tocca di vivere questa grazie giorno per giorno con l'impegno di quanti si sentiranno coinvolti!


Grazie a chi ha potuto condividere questo pellegrinaggio e anche a coloro che per ragioni di forza maggiore non hanno potuto partecipare ma che con il pensiero e la preghiera ci hanno accompagnato!



ciri 

Genitori, incontriamoci!

Nel pensare a un progetto di oratorio e ancora di più di oratori, non si può non cercare l'alleanza fra le figure educative che gravitano intorno alla vita dei ragazzi: insegnanti, allenatori, educatori di diverso tipo ma soprattutto genitori.
Vogliamo partire insieme per poter camminare accanto ai vostri figli siccome le loro strade, in tempo e modalità differenti, si sono incrociate in oratorio.

Pertanto io e don Paolo abbiamo il vivo desiderio di incontrare i genitori di ciascuno dei ragazzi (elementari e medie) degli oratori dell'unità pastorale di Santa Maria degli Angeli dove vi sono attività settimanali (Regina Pacis, Roncina e San Bartolomeo) giovedì 24 novembre dalle 18.30 alle 19.30 presso l'oratorio di Regina Pacis.

Sarà un momento in cui vi presenteremo il Progetto Oratori e soprattutto il pensiero che vi sta dietro.
Sappiamo che trovare un momento non è sempre facile ma ci dimostrate ancor di più che per il bene dei vostri figli fate questo e altro.
Penso sarà un incontro semplice quanto decisivo perché come recita un detto africano "per educare un ragazzo occorre un villaggio".

Incontriamoci!!

ciri

mercoledì 9 novembre 2016

Un'impronta che segni la tua storia

È questo il titolo del percorso di Formazione Animatori di Oratorio, formata da tre appuntamenti scanditi lungo il corso dell’anno pastorale. Il primo di questi sarà sabato 12 novembre dalle 17 alle 21 presso i locali dell’Oratorio di San Bartolomeo. Il secondo, invece, domenica 15 gennaio dalle 9 alle 14 sempre a San Bartolomeo. L’incontro conclusivo si terrà domenica 14 maggio e durerà tutto l’arco della giornata perché si farà un’uscita per unire la fraternità al servizio, il divertimento (rafting?) al formarsi.

Perché questo titolo? Queste sono alcune delle parole che Papa Francesco ha pronunciato ai giovani durante la gmg di Cracovia a luglio. Egli ha invitato tutti a scomodarsi e ad alzarsi dal proprio divano, allacciarsi le scarpe e mettersi al servizio degli altri allacciando ponti e abbattendo muri con le persone. La sfida è stata accolta dai nostri oratori e vogliamo renderla concreta anche attraverso un accompagnamento formativo e personalizzato di chiunque voglia diventare Animatore di Oratorio. Si tratta di un accompagnamento delle giovani generazioni, in particolare i ragazzi delle superiori, nell’aprirsi al diverso, dal più piccolo al più bisognoso, sapendo che questo è un canale attraverso il quale prendere consapevolezza di chi si è  e strutturare la propria identità. Ci sembra importante anche dal lato vocazionale e con questo termine non intendiamo parlare della chiamata al sacerdozio ma intendiamo dire quello che letteralmente significa: essere chiamati. Tutti quanti siamo chiamati ad amare ma ciascuno in modo diverso. Chinarsi sul bisogno di un
altro quando si ha tra i 15 ei 20 anni è un’ottima palestra per riconoscere chi si è e chi si è chiamati a diventare. Apre una nuova concezione del sé, apre spazi di interiorità nonostante ci chiami ad essere decentrati verso gli altri: curioso eppure vero. Ecco come il Progetto Oratori si innesta perfettamente nel cammino di fede dei ragazzi. Questo è un ambito vocazionale e ci accompagneranno in questo viaggio di tre tappe alcuni personaggi dell’Antico e del Nuovo Testamento con la loro storia, i loro errori e , soprattutto, i loro “sì” alla vita e alla vita in pienezza.

Allora cosa aspetti? Alzati dal divano, allaccia le scarpe e lascia un’impronta che segni la tua storia!

Ciri