sabato 19 agosto 2017

Verso il Sinodo sugli Oratori: ultimi passi

Buongiorno!
Come qualche mese fa scrivevo sul blog degli oratori, sabato 30 settembre e domenica 1 ottobre vivremo un evento forte di Chiesa presso i locali dell'oratorio di Regina Pacis: il Sinodo dell'unità pastorale Santa Maria degli Angeli sugli Oratori.
Desideriamo cominciare l'anno pastorale degli oratori con una grande convocazione, invitando tutti i fedeli a partire dai ragazzi delle superiori fino agli ultra-pensionati (nessuno escluso). Quindi non sarà un evento esclusivo per i giovani, e nemmeno un evento esclusivo per la parrocchia di Regina Pacis, ma una chiamata personale a ciascun fedele dell'intera unità pastorale.
Vi starete domandando il senso di questo scomodarsi e cosa si intende per sinodo. Bene, il senso quello di una comunità che si scomoda per interrogarsi su come meglio prendersi cura dei ragazzi che vivono o vivranno gli oratori. Ci aiuta in questo pensare al giorno di Pentecoste quando Pietro, riprendendo le parole del profeta Gioele, dice che grazie all'azione dello Spirito “i vostri figli e le vostre figlie profeteranno, i vostri giovani avranno visioni e i vostri anziani faranno dei sogni”. Ecco il senso del nostro radunarci. Come? Attraverso uno degli strumenti più efficaci che la Chiesa adotta nel governare, nel servire: la sinodalità. La sinodalità, infatti, è la più alta modalità di “governo” della Chiesa, che, attraverso il complesso esercizio di discernimento comunitario, è chiamata a riconoscere l'azione dello Spirito. Sottolineiamo che per “governo” si intende la capacità di amministrare non tanto i beni ma la guida pastorale. Il procedimento del discernimento comunitario è un preciso modo di mettersi in ascolto della volontà di Dio attraverso il confronto e il dialogo con i fratelli. È importante procedere in maniera ordinata, attraverso un metodo, proprio come avviene in un vero sinodo.
Le discussioni (che non saranno dibattiti in cui c'è chi vince e c'è chi perde) graviteranno su tre ambiti strettamente legati all'identità di un oratorio: l'evangelizzazione;la comunità e le sue figure educative; le attività e i percorsi di accompagnamento delle giovani generazioni.
È un momento tanto alto quanto profondo e tutto sarà svolto dentro uno clima di preghiera e invocazione dello Spirito.
Banalizzare questo momento significa soffocare la voce dello Spirito. Prendere sul serio questo invito significa essere strumento nelle mani di Dio, che opera tutto in tutti...tutti coloro che lo chiedono sul serio.
Nelle prossime domeniche vi saranno consegnati l'invito con il programma del Sinodo assieme a uno Strumento di lavoro che deve essere letto, riletto e meditato prima del Sinodo in modo tale da arrivare preparati, con le modalità richieste e disponibilità di spirito.
Il materiale cartaceo verrà reso disponibile anche sul blog degli oratori dell'unità pastorale (che invito a leggere di tanto in tanto, non solo per informarsi ma per formarsi).
Sei invitato a questo Sinodo: vieni e vedi!


Ciri

Grest 2.0 2017 @ Roncina

Ciao, mi chiamo Giorgia e sono una studentessa del Liceo Matilde di Canossa di Reggio Emilia.
Il mio percorso presso la Parrocchia Roncina è nato come progetto di alternanza scuola-lavoro.
La mia esperienza ha avuto inizio ad Aprile quando ci siamo incontrati più volte per organizzare il campo estivo. Il tema del Grest 2.0 è stato “Il giro del mondo in 20 giorni”, basato sulla geografia: siamo partiti dall’Africa, abbiamo visitato Asia e Oceania e abbiamo concluso in Europa, passando per l'America.
Ogni settimana rappresentavamo un continente diverso e allestivamo l’Oratorio per far sentire i bambini realmente nel paese che man mano stavano scoprendo.
Il 3 luglio 2017 abbiamo accolto per la prima volta i bambini e abbiamo iniziato insieme il nostro percorso conoscendoci.
Ci siamo divisi in quattro squadre, le quali venivano usate per i giochi e per i laboratori.
Io e i miei bambini abbiamo scelto insieme il nome: “The Globe” mentre le altre squadre erano: “I Conquistadores”; “Le Bussole d’oro” e “ I Rinoceronti Attivi”.
Le nostre mattinante iniziavano con l‘accoglienza, seguita da un momento collettivo di preghiera e riflessione e poi da laboratori, giochi e compiti.
A metà mattinata offrivamo ai bambini la merenda e facevamo un momento di pausa.
Sono state organizzate tre gite giornaliere: al Parco Natura Viva di Pastrengo (VR), in piscina a Cavriago e in piscina a Montecavolo.
In quattro settimane ho instaurato rapporti molto belli sia con i bambini che con gli educatori e gli animatori.
E’ stato da un lato impegnativo poiché ho dovuto prendermi delle responsabilità ma dall’altro ho sempre ricevuto conforto e aiuto dagli altri educatori. I bambini mi hanno dato molto in quanto dimostravano di essere grati e di essersi affezionati a me: tutto questo mi ha reso felice e contenta di dare il massimo tutti i giorni.
Il 28 luglio abbiamo organizzato la serata finale con le famiglie dove sono stati mostrati i lavori che avevamo preparato (un cartellone per ciascun Paese studiato...oltre 60) e messo in scena lo spettacolo organizzato da noi.
L’ultima settimana abbiamo accolto 14 bambini del Saharawi e ritengo che sia stata un’esperienza bellissima anche se impegnativa perché non conoscevano la lingua.
Ritengo che la mia esperienza sia stata molto positiva in quanto ho instaurato nuove amicizie e mi sono sentita responsabile nei confronti dei bambini i quali mi hanno dimostrato affetto.

Giorgia Caiumi

Alternanza scuola-lavoro: un 'esperienza che mi ha cambiato

Mi chiamo Ludovico, ho 17 anni.
La mia esperienza di alternanza scuola-lavoro presso il grest della parrocchia di Roncina sia stata formativa in riferimento al mio percorso di studi e mi abbia arricchito dal punto di vista personale.
Ho, infatti, acquisito più dimestichezza coi bambini stando ogni mattina a stretto contatto con loro e dovendoli coinvolgere nelle attività organizzate.
Da questo punto di vista, il maggior cambiamento che ho notato in me è stato che mentre a inizio grest ero molto concentrato su come muovermi, cosa fare e cosa dire, alla fine avevo assunto una certa naturalezza e parlare e giocare con loro era diventato un gesto spontaneo. Questo credo anche perché ho imparato che parlarci può essere piacevole quanto stare con i propri pari e a volte la differenza nella relazione quasi non si nota; di conseguenza sono arrivato spesso a comportarmi come fossero semplicemente miei amici.
Altri aspetti positivi dell'esperienza sono che mi ha responsabilizzato e aiutato ad acquisire maggiori capacità tecniche e organizzative.
Per concludere voglio specificare come inizialmente venissi a Roncina pensando soprattutto agli aspetti pratici di formazione e copertura delle ore richiestimi dalla scuola, cose che poi ho dimenticato, dal momento che l'esperienza mi ha coinvolto: stare con gli animatori e i bambini è diventato un piacere che, sommato al rendersi utili e disponibili ad aiutare facendo qualcosa di significativo e gratificante (lasciare un segno in colui con cui si viene a contatto), ha fatto sì che gli ultimi giorni andassi al grest per il semplice desiderio di parteciparvi.

Ludovico Spattini
Liceo Matilde di Canossa

indirizzo Scienze Umane

IL COMPIGREST A REGINA PACIS


SONO IN ARRIVO I COMPIGREST 2017!