Ciò
che ci identifica al Sinodo dei Vescovi non è la sua autorità ma il seguire lo
stesso metodo e fine: lo sforzo di un serio discernimento comunitario con lo
scopo di riconoscere quanto lo Spirito ci sta suggerendo. Il procedimento del
discernimento comunitario è un preciso modo di mettersi in ascolto della
volontà di Dio attraverso il confronto e il dialogo con i fratelli. È importante
procedere in maniera ordinata, attraverso un metodo, proprio come avviene in un
vero sinodo. I conduttori dei diversi gruppi di lavoro ti aiuteranno a
rispettare una modalità di discussione attenta a non far emergere il parere di
qualcuno, ma a far risuonare la voce dello Spirito in tutti.
Alcuni
atteggiamenti e alcune attenzioni saranno necessarie durante la discussione e
può essere importante che tu li abbia chiari già da ora:
Lo Spirito accompagna questo itinerario e
l'esercizio del discernimento sarà
collocato in un contesto di preghiera e di invocazione per chiedere il
dono della sapienza e dell'intelletto, della scienza e del consiglio, della
fortezza, della pietà e del timore del Signore.
Tutti dobbiamo aver chiaro quale è l'oggetto di cui
si deve discutere, quale la domanda su cui di deve cercare una risposta. Per
questo è importante che tu legga con cura queste pagine dello “Strumento di
Lavoro”. Se qualcosa non è chiaro è bene
che ve lo segnate così che possa essere chiarito all'inizio del sinodo. La fase
iniziale del sinodo servirà a chiarire ulteriormente le questioni e le domande,
attraverso anche l'aiuto di un esperto invitato a parlarci.
Sarà importante che discussione non diventi mai un
dibattito: ciascuno deve prestare grande attenzione soprattutto all'ascolto
dell'altro evitando forme di giudizio o anche solo di commento al parere
dell'altro. Sarà importante che nella discussione ci siano regole che evitino
l'emergere di tensioni e precomprensioni
– evitiamo di introdurre i nostri contributi con
“secondo me”, “seconde te”, …
– evitiamo di rispondere, controbattere e contestare:
i nostri gruppi non sono luoghi di dibattito, non c'è qualcuno che vince e che
perde, non c'è un'idea che deve prevalere sull'altra.
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