Da tre settimane abbiamo iniziato a riabitare gli oratori della nostra UP cercando sempre di vivere le relazioni che si creano secondo lo stile del Regno di cui Gesù ha tanto vissuto oltre che tanto parlato. Non semplice ma occorre puntare in alto, e i frutti si vedono.
Come impostazione abbiamo cercato di mantenere quella degli altri anni cercando di aumentare la presenza la dove si è potuto, ad esempio al sabato dopo il catechismo a San Bartolomeo grazie alla disponibilità di Alex e Terenz (due nomi che suonerebbero bene in una serie tv degli anni 90 fra l'altro).
Al di là delle battute partire non è facile anche perché non possiamo fare affidamento ad altri giovani che sarebbero potuti saltare sulla barca grazie all'anno di vita comunitaria a Codemondo: siamo in meno giovani-adulti e ben frammentati.
D'altro canto un fenomeno positivo di cui già l'anno scorso stava emergendo è dato da quei ragazzi delle medie e primi anni delle superiori che abitano nei nostri territori (in particolare zona Regina Pacis) che coi loro ritmi, i loto carismi, le loro competenze si stanno lanciano nel servizio ai più piccoli chi affiancandoli nei compiti chi nel gioco. A Roncina stiamo cercando di capire come inserire i ragazzi di III media che vorrebbero rendersi utili: la cosa positivaè che l'estate ci ha fatto sperimentare (come scritto in un post) la figura dei raganimatori, ovvero quei preadolescenti che non sono ancora animatori ma nemmeno più ragazzini, quelli che ancora si divertono a giocare e fare i laboratori ma che allo stesso tempo desiderano contribuire alla conduzione del grest. Ci stiamo ragionando su come fare questa proposta: bello!
Ci sono anche adolescenti che dopo un bel servizio di animatori al grest stanno dando disponibilità anche durante la ferialità, anche attraverso la conduzione di alcune LabOratori (come quello di fotografia e di teatro) che partiranno fra poche settimane (iscrivetevi!).
Bellissime anche le collaborazioni con gli adulti, sia quelli che da anni sono dentro al progetto sia i nuovi che arrivano talvolta con nuove idee. Queste per me sono benedizioni e segno di generatività (si scrive così?), cioè segno di comunità che iniziano a vedere che c'è del bello e del buono in oratorio e che si sentono chiamate a renderlo ulteriormente bello e buono.
Nonostante ciò bisogna anche dire che ci sarebbe bisogno di più persone che nel loro piccolo e secondo il proprio carisma potessero mettersi in gioco, e questo in tutti gli oratori. In alcune parrocchie mancano adulti, in altre adolescenti, in altre giovani. Tutte vanno avanti con ritmi e velocità differenti come differenti sono gli oratori, e questo è un bene.
Quest'anno l'idea è di farci accompagnare da una figura che dell'oratorio è stato un padre: san Filippo Neri. Cercheremo di riflettere sui messaggi che ha mandato a suo tempo e che possono essere utili per il nostro e lavoreremo sulla sua figura nello specifico attraverso un film (da guardare più avanti quando la stagione è davvero brutta e fredda).
Ecco un pochino le idee in cantiere che stanno gravitando attorno al progetto invernale degli oratori. Come avrete visto ci sono locandine che girano sui telefoni, su facebook oppure che potete vedere appese alla bacheche: non solo per pubblicizzare ma soprattutto per ricordarci che l'oratorio è roba di comunità, che nel piccolo o nel grande riguarda tutti perché - come dice don Michele Falabretti, incaricato nazionale di pastorale giovanile - l'oratorio è una medicina per prendersi cura delle giovani generazioni del proprio territorio.
Concludo dicendo che nella locandina marrone troverete cose che sono partite, altre che partiranno, alcune che non siamo sicuri di riuscire a far partire nei tempi pensati...vorrei che qualcuno mi chiamasse (come sta succedendo, poco ma sta succedendo) per qualcosa che ancora non c'è scritto, da scrivere insieme, da far vivere insieme.