sabato 16 maggio 2015

SERATA SUL CONGO




E’ stata bellissima, anche se drammatica, la serata sulla situazione del Congo svolta mercoledì 13 maggio, in una delle sale dell’Oratorio di Regina Pacis, dove alcuni amici congolesi hanno motivato l'affermazione del tema della serata: il silenzio che uccide. Sono più di dieci milioni le vittime di anni di sfruttamento e di guerre. Il motivo è la grande ricchezza del sottosuolo congolese che attira gli avidi interessi dei paesi occidentali, tra i quali anche l’Italia. Nessuno parla, perché si vogliono mantenere gli interessi economici sul paese del Congo. Diceva Einstein negli anni ’40 del secolo scorso che, chi avrebbe preso il Congo avrebbe dominato il mondo. Albert Einstein affermava ciò perché era a conoscenza delle grandi ricchezze di materie prime del sottosuolo congolese. Non si trova, infatti, solamente il tanto desiderato coltan, materiale con il quale vengono fatti i cellulari (80% del coltan del mondo si trova in Congo), ma anche oro, diamanti, argento, petrolio. E che dire poi del caffè, cotone, olio di palma, gomma, zucchero, corteccia di china e tanti altri frutti di una terra fertilissima. E allora, se tanti congolesi sono fuggiti in Europa è perché gli europei sono andati in Congo a depredare tutto quello che potevano, lasciando il paese in una situazione invivibile. Per questo si tace e non si trova nulla della devastazione in atto nei giornali occidentali.  Serate come queste servono a coscientizzare l'opinione pubblica, a sostenere le campagne in favore dell'autonomia del popolo congolese e, soprattutto ad uscire da una mentalità colonizzatrice e sentire un poco il peso della responsabilità di abitare una cultura aggressiva, che non ha molto rispetto per le diversità. I relatori hanno anche parlato del dramma che sta avvenendo sul territorio congolese della violenza sulle donne. Migliaia di donne sono state stuprate e il silenzio del mondo occidentale continua. Viene da chiedersi: che cosa deve accadere ancora in questa bellissima terra congolese per fermare questa aggressione?

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