
A Roncina, attraverso il cartone animato de "Le follie dell'imperatore" stiamo lavorando sul senso profondo con cui Gesù ha insegnato ai suoi a stare al mondo: non da padroni prepotenti ma da servi umili, non da superiori ma da minori, gente disposta a soffrire con gli altri e non a burlarsi delle umiliazioni altrui. Siamo partiti ascoltando dal discorso sulla montagna le beatitudini, che rappresentano la strada per la felicità, per la santità come dice papa Francesco in "Gaudete et exsultate", la sua nuova esortazione apostolica.
"Gesù ha spiegato con tutta semplicità che cos’è essere santi, e lo ha fatto quando ci ha lasciato le Beatitudini (cfr Mt 5,3-12; Lc 6,20-23). Esse sono come la carta d’identità del cristiano. Così, se qualcuno di noi si pone la domanda: “Come si fa per arrivare ad essere un buon cristiano?”, la risposta è semplice: è necessario fare, ognuno a suo modo, quello che dice Gesù nel discorso delle Beatitudini. In esse si delinea il volto del Maestro, che siamo chiamati a far trasparire nella quotidianità della nostra vita." [Papa Francesco, Gaudete et Exsultate]


Insomma questi grest non smettono di farci camminare alla sequela di Cristo, al fine di rivelarci sempre più qualcosa di lui e sempre più qualcosa di noi. Solo Dio, infatti, è in gradi di rivelare l'uomo all'uomo.